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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE QUANDO ACQUISTI UN CAPO
23 Marzo, 2020

IL NOME GIUSTO AL TESSUTO GIUSTO: ALCUNI TRUCCHI

Velluto, raso, lampasso, broccato e damasco: tutti nomi di tessuti pregiati. Ma come facciamo a distinguerli? Noi vi proponiamo alcuni semplici indizi…

Prima di tutto cerchiamo di rivedere alcune delle caratteristiche più importanti di questi diversi tessuti in seta, per aiutarvi a identificarli:

RASO

Questo è uno dei più semplici. Il raso lo vedrete scintillare già da distante

Si tratta di un tessuto dall’estrema lucentezza, al tatto risulta incredibilmente liscio, scivolando tra le dita.

E’ la sua armatura a renderlo così lucido e liscio, ossia come i fili di ordito s’intrecciano con quelli della trama. Per il raso, i punti di legatura – cioè quelli in cui il filo dell’ordito passa sopra quello della trama – sono molto più ridotti, quindi la superficie risulta uniforme.

Ricordate però, che il suo rovescio è opaco.

VELLUTO

Anche per questo non farete fatica: per riconoscerlo vi basterà passare una mano sulla sua superficie. Sarete accarezzati da un pelo soffice, sia che si tratti di un velluto riccio, sia che si tratti di uno tagliato: la differenza sta nel fatto che il primo ha il pelo formato da piccoli anelli, nel secondo invece gli anelli sono tagliati e lo rendono lucido.

DAMASCO

Una sfida un po’ più interessante può essere riconoscere il damasco: la sua caratteristica principale è la lucentezza, tanto che potreste scambiarlo per un raso. Infatti è tessuto proprio con la stessa armatura, ma con una differenza: mentre di quest’ultimo viene utilizzato solo il lato dritto, perché il rovescio è opaco, del damasco si possono usare entrambi i lati.

Il damasco infatti è un tessuto reversibile, perché i due lati sono identici, tranne per i colori che sono opposti, come nel negativo di una foto. L’effetto è la conseguenza del suo avere un solo ordito e una sola trama, perciò il disegno si distingue grazie al diverso modo in cui la luce si riflette sui fili.

BROCCATO

A questo punto le cose si fanno più impegnative, perché a uno sguardo poco attento può sembrare un damasco. Ma il dubbio si risolve girandolo, sul lato B potrete vedere i fili del disegno, che si staccano completamente dal fondo.

La trama del broccato non va infatti da un estremo all’altro del tessuto, ma è interrotta.

Il rovescio in alcuni punti, presenta solo il fondo, mentre la superficie crea l’illusione che il disegno sia stato ricamato sopra il fondo.

Questa o la ragione per cui i tessuti prodotti con fili d’oro e d’argento erano spesso broccati: perché questa tecnica permette di non sprecarne.

LAMPASSO

Simile al broccato, può facilmente trarre in inganno. Per non cadere in errore basterà rovesciarlo: vi troverete davanti un groviglio di fili, senza interruzione.

Questo tessuto ha due orditi e più trame, necessarie per creare il disegno, i fili sono tantissimi. Il che vi permette di capire perché se ne produce circa 1 metro all’ora e perché pesa tanto, pertanto, si distingue dal broccato anche per il suo peso.

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